La vespa Teresa

Curiosa e dinamica storia, in grado di far sorridere mediante rumorismo ed arte.

Recensione

ARTEBAMBINI, ente riconosciuto dal MIUR, rappresenta una piccola e preziosa casa editrice , volta ad una riuscita progettazione qualitativa per bambini e ragazzi. Una viva e vitale realtà in grado di donare uno sguardo marcato alla collaborazione con musei, pinacoteche ed istituti culturali. Un confine artistico ideale per avvicinare i piccoli lettori al mondo dell’arte, attraverso un percorso pedagogico e al contempo ludico, giungendo a mostrare il lato educativo delle proprie narrazioni.

L’arte, infatti, si pone al centro della strutturazione espressiva di molte opere edite dalla casa editrice Bolognese, proprio come accade nel nuovo La vespa Teresa. L’albo, indirizzato ad un target vicino ai tre anni, partendo dal gioco lessicale che riporta alla mente la filastrocca di Luigi Sailer, giunge a giocare e a divertirsi, attraverso una curiosa dinamicità espressiva.

Un fluttuare movimentato che, da un lato richiama i rumorismi onomatopeici tanto cari a Tommaso Marinetti, dall’altro avvicina (in)direttamente il piccolo fruitore al mondo pittorico del futurismo.

Infatti, proprio dalle pagine raccontate da Simona Gambaro, Romina Panero e Paolo Racca emergono le “Acrobazie del cielo” di Tullio Crali e il magnifico “Treno in arrivo” di Roberto Marcello Baldessari, su sui la Vespa Teresa vive la sua avventura, intercalata tra esplorazione e curiosità.

L’albo, raccontato dagli stessi autori di “Berta la lucertola” e” Il signor formica”, esprime nelle sue 40 pagine cartonate l’inizio di una curiosa e dinamica storia, folle e sopra le righe, ideale per far sorridere mediante rumorismo ben allineato ed un uso inconsueto dell’arte illustrativa, qui alimentata da oggetti, collage e rotoscope.

Un insieme di tecniche illustrative pronte a giocare con gli eventi, mostrando un illusoria tridimensionalità espressiva, racchiusa tra font divergenti e colori dinamici.